Nell'atrio si vede il busto del proprietario (l'originale, opera di eccezionale vitalità e potenza espressiva, è a Napoli) con dedica; << Genio L(ucii) nostri Felix l(ibertus) >>. Sul bordo del Larario, che è a sinistra dell’ingresso, è scolpita la scena del Tempio di Giove, dell'Arco, e, appresso, della Porta Vesuvio con il <<Castellum aquae» che crollano per il terribile terremoto del 62 d. C. Sul fondo del tablino si vedono ancora tracce della finissima decorazione del III stile.