Giustamente si suppone che sia stata costruita per Publio Silla, nipote del conquistatore della citta sannitica, preposto come organizzatore e conciliatore dei vecchi e nuovi interessi della repubblica romana a Pompei, (il gradino sull'ingresso e l'apertura della porta all'esterno danno il segno della particolare distinzione della casa). Aveva due atri, uno servente la parte principale della domus e l’altro, a destra, con quattro colonne al centro (tetrastilo) e con proprio ingresso, servente la parte riservata della casa, forse anche adibita a foresteria. Aveva due peristili con proprio giardino, di cui quello in fondo di eccezionale vastita e con due ordini di colonne e con ingresso retrostante. Nell'atrio principale, che è tuscanico, cioè senza colonne, si vede il prezioso impluvio ricco ancora di tarsie geometriche in marmi colorati, e della bellissima statuetta del Fauno danzante (l'originale è a Napoli). E’ facile immaginare la copertura dell'atrio da cui scende luce; ritrovare, attraverso il tablino, l'antica prospettiva, con la fuga di innumerevoli colonne, immersa nella luce e nel verde dei giardini; centro di ogni suggestione è il piccolo Fauno che danza felice e guarda in alto quasi a sfidare il sole. Nel peristilio minore, è ancora il sostegno marmoreo della fontana centrale (<< labrum »). ll grande peristilio era certamente uno dei piu vasti; due ordini di colonne giravano tutto intorno, cioe ben 88 colonne, alte circa quattro metri, doriche al piano terra e, forse, ioniche al piano superiore. ll perimetro esterno misura m 38x44 e quello interno m 27x30 circa. E interessante immaginarsi quale doveva essere questo portico, riecheggiante quello che si andava realizzando nel Foro, arricchito dal giardino, certamente arredato con arte (<< ars topiaria >>), e cosi ottenere l'immagine di una corte gradevolissima, degna antenata di quelle che verranno quattordici secoli dopo. Tra il peristilio minore e quello maggiore, fa da cerniera l' << Exedra », la stanza piu nobile della grande casa, non solo per le colonne ai lati del grande vano d'ingresso (sulle pareti decorazioni del l stile), ma per il mosaico che un tempo si stendeva a terra come meraviglioso tappeto (al centro era il celeberrimo quadro musivo della "Battaglia di Alessandro Magno contro Dario re dei Persiani ora al Museo Nazionale di Napoli). Altri mosaici bellissimi, gia nel triclinio di sinistra, nelle ali dell’atrio e nel triclinio invernale (tutti al Museo Nazionale di Napoli), con la equilibrata distribuzione degli spazi e dei volumi con la sobrieta delle decorazioni parietali del I stile, con i bellissimi peristili ricchi di verde e di architetture concorrevano a rendere questa una delle piu nobili dimore private del mondo antico.