Il Lupanare è un piccolo edificio ubicato all'incrocio di due strade secondarie: esso è costituito da un piano terra e un primo piano collegati da una stretta rampa di scale. Era destinato, al piano terra, alla frequentazione di schiavi o delle classi più modeste e ciò si risente nella povertà della costruzione anche se il poco spazio è organizzato con grande razionalità. Il piano terra presenta due ingressi, un corridoio di disimpegno e cinque stanzette con letto e capezzale in muratura, chiuse da porte di legno, mentre sul fondo è ubicato una latrina.
I letti in muratura venivano coperti da un materasso. Alle pareti sono visibili quadretti dipinti, raffiguranti diverse posizioni erotiche. Al piano superiore si accede da un ingresso indipendente e attraverso una scala che termina su un balcone pensile si accede alle diverse stanze. Queste, più ampie e con maggiore decoro erano riservate ad una clientela di rango più elevato. La costruzione dell'edificio risale agli ultimi periodi della città: in una cella l'intonaco fresco ha catturato l'impronta di una moneta del 72 d.C.