A partire dal IX secolo, prima (in ordine cronologico) fra le repubbliche marinare, rivaleggiò con Pisa, Venezia e Genova per il controllo del Mar Mediterraneo. Il Codice Marittimo di Amalfi, meglio noto col nome di Tavole amalfitane, ebbe una grande influenza fino al XVII secolo. La città costiera raggiunse il proprio massimo splendore nell'XI secolo, dopodiché iniziò una rapida decadenza: nel 1131 fu conquistata dai Normanni e nel 1135 e 1137 saccheggiata dai pisani. Nel 1343, poi, una tempesta con conseguente maremoto distrusse gran parte della città. Il più celebre monumento della città è certamente il Duomo in stile arabo-siciliano ed attualmente dedicato a Sant'Andrea, patrono della città. Amalfi si trova alla foce di un profondo burrone, ai piedi del Monte Cerreto (1.315 metri), circondata da suggestive scogliere e paesaggi costieri. La città costiera fu Repubblica Marinara, una potenza commerciale importante nel Mediterraneo tra l’anno 839 e il 1200 circa. Negli anni 1920 e 1930, fu una popolare meta di vacanza per la upper class e per l'aristocrazia britannica e rappresenta ancora oggi un importante centro turistico (dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO).